giovedì 9 febbraio 2012

Cowbird, storie digitali


Per i media mainstream, per i giornali soprattutto, la prima Internet è stata innovazione soft. I contenuti sono diventati bit, mantenendo inalterata la propria struttura. Ipertesto a parte - ma questa è stata una rivoluzione per l'utente -, i quotidiani nascevamo per la carta e successivamente erano pubblicati online. Gratis, una novità favorita, ma non generata dalla tecnologia.

Addendi dell'informazione stravolti e mischiati dall'affermazione delle reti sociali e da hardware sempre più efficienti - anche come costi - nel produrre e condividere contenuti. Il racconto esce rapidamente dai recinti fissati dagli editori, per distribuirsi su piattaforme e luoghi diversi, con forme ibride, sconosciute. E' il caso di Cowbird, una comunità di citizien storyteller, unità dal piacere di narrare storie. Brevi, condivise, fotografate.

Dunque storie, diversatmente raccontate. Notizie e articoli, un giornale, sono altra cosa, ma non è difficile intravedere la formazione - ancora abbozzata - di nuove modalità, più in linea con lo sviluppo digitale, di comunicare.

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