Le breaking news corrono. Per definizione. E sulla velocità i social media non hanno rivali. Sono utilizzabili da chiunque, non sono inerenti a un’organizzazione, funzionano senza filtri (apparenti).
The Next Web, qui in "Social Media and new wave of journalism", fa un elenco – quasi un ripasso, visto che sono eventi noti – degli episodi in cui Twitter e affini hanno bruciato sul tempo i media tradizionali. Dall’attentato del 2008 di Bombay alla morte di bin Laden.
La sfida della velocità per gli editori è impari, già persa. Quella dell’approfondimento in tempo reale (o in tempi ragionevoli) probabilmente no. Perché informare, dopotutto, è fornire gli strumenti per la comprensione. Le breaking news sono un elemento di questo processo, forse neppure il più importante.
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