Sono le nuove tecnologie, bellezza. Si guarda di più la televisione, si leggono più notizie, si spende più tempo nei social network. Ma si comprano meno quotidiani e i lettori sono poco propensi a sottoscrivere abbonamenti online.
La fotografia del consumatore moderno arriva dal Regno Unito, grazie a un’indagine realizzata da Kpmg (pubblicata sul The Guardian).
E’ il paradosso dell’evo tecnologico, la società iper-informata, quella della comunicazione di massa, sembra voler fare a meno di chi fa le notizie. La diffusione dei giornali britanni è in picchiata: - 16% rispetto a un anno fa. Su paidContent:Uk sono riportati i dati delle vendite aggiornati al 16 aprile.
Due dati del lavoro di Kpmg da evidenziare: l’88% degli intervistati dice di usufruire notizie in modalità gratuita, solo il 10% è disposto a pagare.
Dunque c’è una forte domanda che però non aumenta i prezzi. Meccanismo che, peraltro, s’innesca in presenza di un’offerta scarsa. La conclusione sembra abbastanza ovvia: l’offerta di notizie è abbondante.
Gli editori che stanno pianificando svolte a pagamento dovranno fare bene i loro conti. Soprattutto se agiscono in ordine sparso.
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