Genova, villa del principe. All'ingresso della cinquecentesca dimora di Andrea Doria, è consegnato ai visitatori un iPod touch screen sul quale è caricato il percorso guidato al palazzo e alle opere d'arte.
L'apparecchio targato Apple piace. Giovani e anziani. Mamme, padri e figli. Tutti sembrano muoversi con dimestichezza da un menù all'altro, seguendo descrizioni di affreschi, dipinti e arazzi.
Forse è nel vero chi prevede che il fratello maggiorato, l'iPad, conquisterà fette di pubblico fino oggi escluse. I tablet pc, se coniugati con la semplicità del touch, e non necessariamente della mela morsicata, hanno le carte in regola per abbattere il muro del sospetto che ancora circonda il mondo dei computer.
I tablet saranno usati per leggere, ma anche per giocare, vedere video e soprattutto per navigare. Nuovi utenti potrebbero cercare notizie e informasi sul web, dimenticandosi di acquistare il giornale in edicola.
Alcuni editori si stanno organizzando per offrire prodotti a pagamento, sperando di vendere l'intero quotidiano, seppure versione elettronica.
Eppure la rete consente un consumo delle notizie verticale e modulare.
Per quale motivo si deve tornare alla vecchia regola tutto o niente?
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