Informazione finanziaria rigorosa e puntuale per recuperare il rapporto di fiducia con i lettori. E’ la ricetta di Steve Schifferes, presentata alla City University di Londra (qui, via journalism.co.uk).
Soluzione che merita di essere utilizzata anche come materia prima per elaborare nuovi prodotti editoriali.
I quotidiani, fino alle start up di recente formazione, convergono verso il generalista: un mercato intasato a tenue speranza di affermazione. Il settore delle notizie economiche offre grandi potenzialità. E non solo per l’assenza d’iniziative di questo genere. C’è un linguaggio da riprogrammare, strumenti da provare e testare.
Le offerte generaliste, alla fine, sono figlie del vecchio schema giornale-lettore, che aveva il compito di descrivere la realtà e costruire un senso condiviso. Le reti digitali hanno modificato e decostruito queste funzioni. Il senso e il giornale quotidiano sono prodotti da tanti personal media e dall’autocomunicazione. Gli editori devono liberasi dai vecchi schemi e diventare flusso di contenuti. Non più il giornale come "codex" giuridico chiuso, ma la notizia/storia che diventa “giurisprudenza” di un sistema di common law. In questo processo l’informazione economica - di servizio, capace di orientare e spiegare - potrebbe diventare una delle travi da cui il nuovo lettore può attingere per costruire il proprio palinsesto.
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