6 luglio 2011. Da questa data, i contenuti che violano le norme sul copyright potranno essere rimossi dalle piattaforme online – ovvero blog e siti web – direttamente dall’intervento dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom). Non è prevista la presenza di un organo giurisdizionale.
E' quanto prevede una delibera che sta per essere approvata dall'Agcom.
L’intero procedimento è scandito da tempi brevi – cinque giorni di tempo per il contraddittorio – che prende il via dalla segnalazione del presunto titolare del diritto d’autore. Se la segnalazione è ritenuta fondata dovranno essere eliminati i contenuti lesivi del copyright dalla società che gestisce l’accesso a internet. L’utente del blog o del sito non ha diritto a essere informato.
E per quanto riguarda le azioni previste nel caso di violazioni ascrivibili a siti esteri, la delibera affida all’Authority poteri cautelari - potenzialmente lesivi della libertà d’espressione - attribuiti dall'ordinamento alla magistratura.
4. Adozione del provvedimento di ordine alla rimozione – Se l’Autorità, all’esito delle verifiche in contraddittorio, ritiene violata la normativa in tema di diritto d’autore, ordina senza ritardo al gestore del sito o al fornitore del servizio di media audiovisivo, anche per via telematica, l’immediata rimozione del materiale trasmesso in violazione …e possibilità, in casi estremi e previo contraddittorio, dell’inibizione del nome del sito web, ovvero dell’indirizzo IP, analogamente a quanto già avviene per i casi di offerta, attraverso la rete telematica, di giochi, lotterie, scommesse o concorsi in assenza di autorizzazione, ovvero per i casi di pedopornografia. (punto 4, paragrafo 3.5 della delibera, via L’angolo di Pierani, qui).La mobilitazione e le iniziative in rete contro la delibera Agcom, sono soprattutto organizzate attorno all’attività di Agorà digitale (qui).
Segnalo altre risorse:
- L’angolo di Pierani (qui), analisi e commenti sui punti della delibera,
- Guido Scorza (qui via Wired) con un’analisi sulle motivazioni giuridiche e politiche del provvedimento,
- Pino Bruno (qui), sulle reazioni giuridiche al provvedimento, con riferimento al possibile ricorso alla Corte di giustizia europea,
- Marco Bardazzi (qui), un bel pezzo sulle opinioni pro e contro la delibera,
- Vittorio Zambardino (qui) sull'inazione dei censurati (“reagisci Italia”),
- Il gruppo di Facebook (qui).
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