Seppure credo che l’ossatura dell’informazione e dei prodotti online sia fondata sul traffico generato negli uffici e durante le ore di lavoro, la crescita dell’uso dei device mobili è un fenomeno sempre più incidente sulle strategie editoriali.
Una recente ricerca Nielsen (qui), realizzata negli Usa, ha registrato un sensibile aumento del consumo di video su piattaforme mobili (40%, 2010-2009). A parte il beneficio d’inventario su come il fenomeno si dipanerà nella quantità e nel tempo, la preferenza per i video e per la mobilità è il segno di come la parentesi di Gutenberg - la parola scritta come architrave dell'informazione - potrebbe chiudersi per lasciare il posto al sapere fondato sull’oralità del fotogramma digitale. Suscettibile, come il passaparola, d'infinite elaborazioni e reinvenzioni.
Nessun commento:
Posta un commento