La crisi del debito irlandese potrebbe essere più seria del previsto. C’è il rischio una reazione a catena in grado – alla fine – di coinvolgere paesi troppo grandi per essere salvati: Spagna e Italia (qui).
Situazione seria, “la crisi finanziaria ed economica non è ancora finita”, ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel. Con buona pace di chi ha dipinto il 2010 come l’anno della svolta e della ripresa.
Errore in cui non è caduta lavoce.info – per me uno dei siti d’informazione economica più interessanti, anche nella formula di distribuzione del contenuto – . Una rubrica “Informazione/Vero o falso?” tiene informati i lettori sul reale andamento della economia italiana. Ottima chiave di lettura per valutare la qualità informativa che passa sui media mainstream.
I dati Istat sull’andamento del prodotto interno lordo, con dentro le stime preliminari relative al terzo trimestre, registrano una brusca frenata. Crescita quasi nulla, con livelli lontani da quelli pre crisi. Performance ancora più negativa considerando che l’Italia, tra i paesi più sviluppati, ha subito il calo maggiore. Peggio ha fatto solo la Spagna (qui da lavoce.info).
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