I primi otto mesi del 2010 registrano una robusta crescita degli investimenti pubblicitari, con balzi, per radio e internet, a due cifre (rispettivamente + 12,8 e + 17,7%). La stampa partecipa solo in parte alla ripresina. I quotidiani a pagamento beneficiano del segno positivo (+3%), ancora in forte sofferenza free press, - 10,8% e periodici, – 8,4% (qui in Prima comunicazione, il report completo su dati Nielsen).
Gurtej Sandhu, responsabile del Times digital, traccia un bilancio positivo sull’introduzione delle news a pagamento (Italia Oggi, martedì 12 ottobre 2010, pagina 19, resoconto dell’intervento tenuto in occasione del World editors forum di Amburgo). Il paywall – secondo Sandhu – avrebbe rinsaldato il legame giornalista-lettore e portato una maggiore fidelizzazione. Obiettivi, tutto sommato, raggiungibili pure attraverso l’offerta di contenuti free. Comunque, a ogni buon conto, i reali risultati economici saranno diffusi tra qualche settimana.
Dati che dovranno fare i conti con le condizioni dell’economia, il superindice Ocse registra un rapido deterioramento. Per molti paesi il ritorno alla crescita zero è un rischio concreto.
Il peggioramento – possibile, non certo – se sarà forte potrebbe ancora di più stravolgere i contorni del mercato editoriale sia tradizionale sia declinato al digitale.
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