Open margin è una start up (segnalata da Luca Conti via Twitter). Si tratta di una piattaforma che si pone l’obiettivo di condividere tra i lettori le annotazioni pensate e tradotte in scrittura sui margini di un libro.
Progetto da seguire, forse da imitare. Soprattutto nel settore dell’editoria professionale. Uno strumento da offrire ai propri abbonati/utenti. La condivisione delle annotazioni, su un testo giuridico, su un manuale di contabilità, creerebbe tante comunità iper-verticali, profilate.
Ambienti nuovi, modalità di fruizione diverse dei contenuti. E un richiamo suggestivo al passato, ai quei giuristi che nel medioevo, attraverso una lunga opera di note – le glosse – hanno costruito, dalle fondamenta del Corpus Iuris Civilis, la moderna ossatura del diritto civile.
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