Gli autori di riprese e registrazioni effettuate senza il consenso dei diretti interessanti rischiano il carcere. La sanzione è esclusa nel caso di giornalisti professionisti. Ovvero gli iscritti all’ordine dopo aver sostenuto un periodo di praticantato e superato la prova di "idoneità professionale".
Questi paletti sono previsti dal ddl sulle intercettazioni.
Mentre il provvedimento è in discussione, nello Stato del Michigan, Stati Uniti, si vorrebbe introdurre una licenza per fare il giornalista. La misura, voluta da un certo Bruce Patterson, dovrebbe assicurare credibilità e un "good moral character".
Le reazioni al disegno di legge? Per la risposta basta fare una ricerca in rete con "sen. Bruce Patterson" e "License Journalists", ma anticipo qualche risultato: "attentato alla Costituzione", "attacco alla libertà d’espressione", “controllo governativo”.
E si tratta solo di creare una specie di albo. In Italia pochi lo hanno mai messo in discussione, fin dai tempi della sua introduzione, in epoca fascista.
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