venerdì 1 giugno 2012

Applicazioni verticali

La presentazione realizzata da Mary Meeker, venture capitalist statunitense, sulle modalità d'uso e sullo sviluppo di Internet mette in un mostra qualche spunto di riflessione.
La questione centrale, che emerge dal lavoro, punta diritto sulla distribuzione del messaggio pubblicitario fra i diversi media.


Come indica la tabella, mentre per Internet si è colmata la distanza tra tempo speso e investimenti, resta sensibile il differenziale per la carta stampata.
Pierluca (a cui rimando per un'analisi più accurata: Questione di Arpu, via il Giornalaio) consiglia di non trarre conclusioni troppo affrettate: il gap tra tempo e pubblicità mette in evidenza ulteriori perplessità sull'efficacia dell'advertising.

C'è un altro passaggio della presentazione che merita attenzione. Riguarda la crescita delle piattaforme mobili e la composizione dei ricavi.


Il grafico mostra dove stanno i soldi. Le revenue sono concentrate nel mercato delle applicazioni. Dati, seppure relativi agli Usa, da incrociare cone le previsioni stilate per l'Italia dall'Osservatorio New Media del Politecnico: i prossimi anni saranno caratterizzati da una crescita sostenuta del mobile, dai tablet agli smartphone.

Gli editori hanno dinnanzi una nuova, ulteriore, rivoluzione che si sviluppa sulla direttiva mobile-applicazioni. Adattamento e cambiamento, mentre sono in corso quelle connesse al modello "desktop", fatto di page views e Cpm. E anche in questa occasione altri player non editoriali - Google, Apple, la comunità degli sviluppatori - sono in posizione di forza e in grado di fissare le regole del gioco.

Un contesto dove probabilmente non esiste un'unica strategia. Lettori e computer sono diventati qualcosa di diverso, non solo rispetto al passato analogico, ma pure rispetto all'altra Internet.
Un concept, come base di partenza su cui mettere a punto delle risposte, è quello, già più volte ribadito su questo blog, di valorizzare il patrimonio editoriale, testuale/video/fotografico, per poi creare app verticali (meteo, finanza, moda). Il software come amalgama del contenuto e mezzo che dona ad esso nuova vita. All'approccio generalista - ovvero l'intero giornale portato su queste piattaforme - non credo molto, nonostante gli abbonamenti siano in grado tamponare le perdite della carta. I tablet sono mosaici e gli strumenti di comunicazione contenuti sono tasselli, ognuno con un colore diverso.

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