martedì 12 giugno 2012

Mobilità senza una gamba

Le previsioni di rapida crescita dei dispositivi mobili si avverano. La spesa per navigare sul web dai cellulari è cresciuta nel 2011 del 52%, per una somma complessiva di 800 milioni di euro . Mentre il mercato delle applicazioni ha raddoppiato il proprio valore, portandosi alla quota di 75 milioni (qui, via Corriere.it).
I dati della ricerca (che porta la firma dell'Osservatorio mobile internet del Politecnico di Milano) evidenziano il rafforzamento del contenitore "mobile economy".

I beneficiari del business in mobilità sono diversi rispetto alla realtà analogica e del web anni '90. L'asse stampa-pubblicità è ulteriormente indebolito e contemporaneamente è messo sotto osservazione il sistema dell'advertising online. Il recente lavoro Internet Trends, realizzato da Mary Meeker, presenta una tabella significativa. I risultati mostrano, per il mercato della pubblicità mobile, un mancato guadagno pari a 20 miliardi dollari.


Come scrive Jean-Louis Gassée (qui, via Monday Note) il nuovo ambiente, a partire dal supporto fisico, i monitor sono più piccoli, ha colto impreparati gli operatori ed è necessario del tempo per la produzione di advertising in fase con i dispositivi.

E' in corso un travaso digitale. Verso la mobilità, con due variabili aggiuntive a carico degli editori. La prima - teoricamente - è positiva. Un fiorente mercato delle app potrebbe sostenere una maggiore diffusione delle testate e alimentare la propensione al pagamento. La pessima notizia è rappresentata dalla scarsa penetrazione della pubblicità. Nemesi che rischia di sgretolare uno dei tre famosi pilastri su cui si regge l'editoria. Da verificare se il tasso di cambio, ovvero il passaggio alle sottoscrizioni sarà in grado di sostenere economicamente il cambiamento. I dati attuali indicano una risposta negativa.
Il passaggio generazionale, probabilmente lento per quanto riguarda l'Italia, nella direzione carta >>> online >>> dispositivi mobili, contiene un seme con i geni del passato: la vendita del quotidiano/app, meno la pubblicità.

Nessun commento:

Posta un commento