giovedì 1 marzo 2012

Journalists have the power

Nel Regno Unito l'informazione finanziaria è affare per giornalisti. Almeno su Twitter. Sette dei dieci account più influenti appartengono a professionisti (segnalazione via Aol Uk, su ricerca dell'Institute of Chartered Accountants in England and Wales).

Questa la top ten (e qui la classifica completa, The Twitter #Finance100):
- Nouriel Roubini @Nouriel Professor at Stern School
- Robert Peston @Peston Business Editor for the BBC
- Paul Mason @paulmasonnews Newsnight's economics editor
- The Economist @TheEconomist Official site for The Economist
- Tim Harford @TimHarford Undercover Economist at the FT, BBC presenter of More or Less, Radio 4
- Faisal Islam @faisalislam Economics Editor, C4 News
- Laura Kuenssberg @ITVLauraK ITV News Business Editor
- Ed Miliband @Ed_Miliband Leader of the Labour Party
- Ernst & Young @EYnews Ernst & Young, professional services organisation
- Stephanie Flanders @BBCStephanie Economics Editor for the BBC

I giornalisti, evidentemente, beneficiano della cassa di risonanza a loro offerta dai media per i quali lavorano (che conferma la natura distributiva del network). Ma non solo. Una materia complessa, qual è l'economia e la finanza, diventata strategica in tempi di profonda crisi, sono preferite fonti ritenute maggiormente attendibili e di qualità. Conclusione che non esclude l'importanza del citizien journalism, dei blogger, dei luoghi d'informazione alternativa. Nuove presenze che si affiancano al giornalismo professionale. Sono fonte di stimolo e cani da guardia nei confronti di coloro che dovrebbero svolgere tale funzione verso il "potere". E questa non è una brutta notizia, anzi la direzione giusta verso il compimento di un sistema democratico più maturo.

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