martedì 5 ottobre 2010

Trasparenza

European Journalism Observator pubblica un interessante articolo (qui) sul tema della credibilità. Sintesi di una tesi di laurea presentata presso la Technische Universität di Dortmund.
L’analisi è concentrata su quattro giornali, due tedeschi e due americani: la Frankfurter Allgemeine Zeitung, la Süddeutsche Zeitung , il New York Times e il Washington Post. E’ un percorso attorno alla questione della trasparenza delle fonti.

È possibile passare dal giornalismo d’inchiesta su carta e applicare i risultati dell’indagine – trasparenza => qualità => originalità dei contenuti - all’informazione online.
I dati Audioweb di agosto indicano 5 top traffico: Msn/Windows/Bing, Virgilio, Libero, Yahoo, La Repubblica, Corriere della Sera. Due siti d’informazione puri, altri tre hanno una forte componente editoriale (Virgilio, Libero e in parte Yahoo), solo Msn dedica meno peso all’informazione.
Ebbene applichiamo il tag “trasparenza delle fonti” sul pubblicato da queste testate. Il risultato è piuttosto scontato: nell’amalgama di bit offerto ai lettori, la ricerca di questo importante elemento che forma la qualità di uno scritto è ardua.

La puntuale trasparenza della fonte è propria del giornalismo d’inchiesta, mentre i siti online sono orientati a news fast food. Ed è questa la piega dell’informazione mainstream online. Ovvero un gioco al ribasso che in alcune realtà sta portando anche benefici economici – soprattutto in quelle non editoriali – ma che nel lungo termine minerà l’intero valore della filiera. Si paga un buon bicchiere di vino, non gli scrosci d'acqua piovana.

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