venerdì 13 gennaio 2012

NYT e FT, passaggi digitali

Le strategie del New York Times e Financial Times in un articolo di Frédéric Filloux (qui, via paidContent.org). L'obiettivo delle due testate sembra essere il digitale a pagamento. Passaggio spinto dal sensibile aumento dei prezzi delle versioni cartacee. La forbice rispetto agli abbonamenti online arriva fino al 70%.

Filloux individua tre scelte che hanno fissato le strategie editoriali del NYT.
Il rapporto con Apple. Il giornale ha colto sin dall'inizio le opportunità offerte da iPad. La collaborazione con Cupertino è stata un modo per presentare i propri contenuti a un nuovo pubblico, diverso soprattutto nell'uso dello strumento. Rapporto con Apple che, per il giornalista francese, è utile nella fase di start up, nel breve periodo, mentre in prospettiva sarebbe auspicabile puntare su piattaforme proprietarie e autonome.
Un sistema di prezzi liquido, adattabile alle diverse tipologie di utenza e capace di preservare i margini dell'advertising online. Il paywall rivolto agli hard user (scontato per gli abbonati al quotidiano) ha ridotto l'impatto negativo su utenti unici e page view.
Infine l'unicità dei contenuti (e relativa qualità), che non è una strategia, ma la natura stessa delle testata, tradizionale e online. E che resta il legame che connette quella comunità che si aggrega - e realizza - un giornale. L'Economist l'ha chiamata mass intelligence ed è stata il punto di partenza del proprio successo (qui l'analisi di di Pierluca Santoro sull'audience del settimanale inglese).

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