martedì 7 agosto 2012

La leggerezza dei 100 metri

Retrospettiva storica della competizione regina delle olimpiadi. Da Londra 2012 ad Atene 1896. Da Usain Bolt a Thomas Burke. Il lavoro realizzato dal New York Times (qui) si muove su tre piani: un video, un’info-grafica e una gallery. Il risultato finale coniuga semplicità e leggerezza, nonostante il notevole peso specifico informativo.


Curiosando tra record, risultati mi torna in mente ciò che ha scritto Italo Calvino sul tema della leggerezza del linguaggio (“Lezioni americane. Sei proposte per il prossimo millennio”), di cui riporto l’inizio del primo capitolo:
 Dedicherò la prima conferenza all'opposizione leggerezza-peso, e sosterrò le ragioni della leggerezza. Questo non vuol dire che io consideri le ragioni del peso meno valide, ma solo che sulla leggerezza penso d'aver più cose da dire. Dopo quarant'anni che scrivo fiction, dopo aver esplorato varie strade e compiuto esperimenti diversi, è venuta l'ora che io cerchi una definizione complessiva per il mio lavoro; proporrei questa: la mia operazione è stata il più delle volte una sottrazione di peso; ho cercato di togliere peso ora alle figure umane, ora ai corpi celesti, ora alle città; soprattutto ho cercato di togliere peso alla struttura del racconto e al linguaggio. In questa conferenza cercherò di spiegare - a me stesso e a voi - perché sono stato portato a considerare la leggerezza un valore anziché un difetto; (…)
Sottrazione come soluzione verso una maggiore efficienza. Una direzione per offrire al pubblico qualità, scansando l’info-obesità. Vale la pena provarci.

1 commento:

  1. Bel post, anche per il ricordo di Calvino e del suo elogio alla leggerezza.

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