giovedì 19 luglio 2012

Paywall, questione di stampa

Con tendenziale successo, quotidiani come il Wall Street Journal e il New York Times hanno puntato sulla sottoscrizione a pagamento per l'accesso online. Scelta seguita da altri giornali, ma che non convince il Washington Post. La decisione è spiegata da Don Graham (qui, via Gigaom), Ceo e azionista di riferimento. Il motivo è legato alla diffusione su stampa, essenzialmente locale. 500mila lettori, contro un'audience online di 17 milioni di visitatori unici al mese.
Sbilamciamento che rende difficile perseguire una politica di paywall sullo stile del Nyt - fortemente legata alla versione cartacea -. Evidentemente si considera troppo alto il prezzo da pagare sul fronte degli investimenti provenienti dall'advertising.

La vicenda, seppure i contorni siano più complessi (minore propensione all'innovazione, caratterisitche del management), ha il sapore del paradosso. I soldi, online, si fanno a condizione di avere una solida base conficcata tra i fogli di carta. Convergenza e spinta verso il nuovo, senza gettare al vento e rinnegare le proprie origini.

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